Mi manchi piccola Ginevra, mi manca il
tuo cuore che batteva veloce sul mio. Mi manchi davanti alla
tastiera, sulla mia spalla, mi manca il tuo miagolio che mi salutava
quando tornavo a casa e il tuo “mii” ad ogni starnuto. Mi mancano
i tuoi occhi azzurri e il tuo muso morbido.
Hai continuato a fare il diavolo a quattro contro
Artù, anche nella casa nuova. Ringhiavi soffiavi e lo attaccavi, proprio non ti andava a genio e creavi un gran caos col tuo caratterino. Ma a me non importava, col tempo e la pazienza so che ci sarei riuscita. Hai
sempre avuto un sacco di problemi già da piccola, piccola, unica
femmina con quattro fratelli grossi il doppio di te e qui avevi chi
ti amava e continuerà ad amarti.
Sono stata costretta, perchè tutti
gli altri stessero tranquilli, gatti e umano, a trovarti un'altra
casa. Ho sentito tutta la tua paura in queste due settimane, una casa
sconosciuta, gente sconosciuta anche se pronta a darti tanto amore.
Ogni giorno correrei a riprenderti. Ogni volta che mi siedo sul
divano mi sembra naturale che tu venga in braccio a me, come sempre.
So che hai creato un sacco di casino e
ho provato di tutto perchè ci fosse armonia, ma non ci sono
riuscita. Io avrei avuto la pazienza di continuare a provare, di
stringerti forte quando diventavi aggressiva, ma la situazione era
diventata difficile per gli altri.
Ho male al cuore, tu alleviavi ogni mio peso con le tue fusa. Mi manchi piccolo essere di Sirio dagli occhi di cielo, mi
avevi scelta e io ti ho dovuta allontanare. Non ho ancora la forza di venirti a trovare e forse per te è meglio così.
Continuo a sognare di
tornare a casa e di ritrovarti.
So che sarai felice, che ti ameranno
tantissimo appena darai loro la possibilità, ma a me manca un pezzo
di cuore, che è rimasto con te.